giovedì 10 settembre 2009

Thursday morning...

Giovedi' mattina. In ufficio. In realta' non sarei tenuta ad essere qui, visto che e' w-e.
Ne approfitto, tuttavia, per spuntare un po' di cose della mia TO DO list.
Noto con orrore, che tra queste trionfa la voce CONTATTARE SURPRISSE.
Surprisse (Omanita) ovviamente non si chiama cosi', ma e' stato ribattezzato tale a seguito di un misunderstanding durato anni. Al punto che adesso se lo nomino col suo vero nome, tutti (lui compreso) mi fanno: Chi?

Surprisse meriterebbe una decina di post a se'.
E' colui che, tra le varie, si sta occupando dei nostri rapporti col ministero del lavoro per la richiesta dei permessi e dei visti. Tra cui il mio.
Grazie a Surprisse, ancora non ho la resident card.
Sempre grazie a Surprisse, guidando una macchina registrata ad una societa', senza pero' essere resident, ogni volta che mi ferma la polizia devo adottare mille stratagemmi per evitare il peggio.
Sfoderando il migliore dei miei sorrisi, vado collezionando numeri di telefono di agenti bruttissimi (mai che mi fosse capitato di essere fermata da un figo eccezionale).
Grazie a Surprisse non posso aprirmi un conto in banca, avere un post paid per internet, ma soprattutto mi tocca farmi la fila per il visto ogni volta che torno a Muscat.
Mentre aspetto il mio turno, guardo sempre con profonda invidia i pakistanini con labour card che passano semplicemente sfiorando con il pollice una macchinetta.

Surprisse mi avra' fatto preparare decine e decine di elenchi di tipologie professionali che volevamo assumere. Pare infatti che la prima volta conviene assumerne di piu', cosi' ti fanno uno sconto sull'Omanizzazione (la %di Omaniti da assumere in proporzione al personale espatriato).
Ogni volta, la lista (preparata secondo le sue indicazioni) non andava bene.
Non so come, ma ho l'impressione che, nonostante sia il suo lavoro, Surprisse non padroneggi a pieno la normativa locale.
L'ultima volta che l'ho incontrato, dopo due ore di ragionamenti assurdi e dopo che mi ha montato e rismontato il tutto, entrando in un loop di confusione, ho deciso che era meglio riparlarne dopo le vacanze.
Decisione presa per la sua incolumita', visto che stavo per dare due testate: una a lui e una al suo assistente.

Insomma, la prossima settimana dovro' incontrare Surprisse, che lo voglia o no. E la cosa mi turba un po'.
Faro' qualche seduta di yoga prima di entrare nel suo ufficio.


Sbircio di nuovo la TO DO list, col terrore mi compaia qualche altro nome fastidioso... solo un po' di gente da ricontattare, dei vari ministeri, alcuni di loro pure simpatici...tanto poi sono rincotti a causa del Ramadhan. Quindi saranno innocui.

Bene. Mi preparo un po' il lavoro per la prossima settimana, dopodiche' mi attende Puffy. Che dopo un'ora di torture, in cui mi raccontera' le sue tragiche vicende sentimentali, fara' di me una donna bellissima.
Bellissima, ma soprattutto pronta per andare in spiaggia. Al ghetto, ovviamente... e' pur sempre Ramadhan.

3 commenti:

  1. Due cose al volo -

    1. Nessun omanita padroneggia la normativa locale. Solo alcuni avvocati stranieri e centenari hanno capito il sistema ma non lo spiegano mai a nessuno nella sua interezza per conservare il "potere".

    2. Sei sicura che Puffy si chiami veramente così?

    RispondiElimina
  2. 1. Lo sospettavo... gia' da quando iniziavo a sapere io piu' cose di lui (ma giusto perche' se ne ragionava magari il w-e prima io e te in spiaggia... il che e' tutto dire)

    2. Infatti non si chiama cosi', ma cosi' vuole essere chiamata. E io la accontento. Il nome vero e' troppo difficile.

    RispondiElimina
  3. Ale, una cosa... perche' mi canna l'orario?

    RispondiElimina