sabato 20 febbraio 2010

Maschilismo Indiano...

Prologo..
Un paio di giorni fa arriva una telefonata dalla nostra ambasciata in cui mi invitano ad una cena di gala per il lancio della nuova Costa Deliziosa, in visita a Muscat.
Parte la serie di battute e scherzi, tra me, AZ e altri compatrioti sparpagliati per il Sultanato che non sono stati invitati, che molti di voi hanno seguito su Faccialibro.
Vengo a sapere da un esponente del nostro C.D. che gli inviti sono stati accuratamente selezionati in base a criteri che sinceramente mi sfuggono e per motivi (in questo caso gli Italiani non c'entrano, ma c'entra un colosso Indiano, che tra le varie si occupa di catering) che non sto a riportarvi. Non sto a dire che cio' ha inasprito il dibattito di cui sopra.
In tutto cio', in quanto invitata, posso portarmi un accompagnatore. Ci rimugino per giorni vagliando ipotesi di ogni eta', colore, religione e nazionalita', finche' ieri pomeriggio chiedo ad un connazionale (alquanto infastidito dal fatto che lui non fosse stato invitato) di accompagnarmi.
Bene..
Visto il genere di serata e le letterine in stampatello poste in calce nell' invito (tassativamente da esibire), mi accingo a mandare una mail al signor 'Kimji', perche' apparecchi per il numero di persone giuste senza lasciare in piedi nessuno.
Avevo notato nell' Intestazione del mio invito Mrs & Eng Chiara Cei... quella e commerciale, di troppo...mah, sara' una svista... risposta di Kimji:
"Dear Mr Chiara..."
BRUTTO INDIANO SPILORCIO DAGLI ANTENATI SCOZZESI, ORRIDO ESPONENTE DEL PIU' MISERO E BANALE MASCHILISMO DA QUATTRO SOLDI...
PERCHE' DEI DUE L'ING.DOCT.GRANFARABUTT.ECC.ECC., il meritevole di invito a questa o a quella serata/evento/inaugurazione/ecc.ecc DEVE ESSERE PER FORZA LUI??...(si, siamo d'accordo, ho quest'invito solo perche' noi Italiani saremo in 15 al massimo.. ma fatemela tirare un po'... come dice l'Architetto, in fondo... l'Oman e' anche questo...)

martedì 16 febbraio 2010

Si dice il peccato...

...ma non il peccatore.
In realta' il tutto ha rischiato di farmi venire una crisi diabetica neanche mi fossi finita una vaschetta di Halwa condita con Nutella (Halwa= dolce locale fatto di solo burro e zucchero, con una spruzzatina di acqua di rose... che e' quella che vi fa' fare i ruttini alla Palmolive e per tutto il resto della giornata, dopo aver ingerito anche un solo cucchiaino del composto gelatinoso)...
Vi prego di notare il posizionamento stidiato dell' arbusto fiorito:

Cosa ci faccia quest'affare sul tavolo di casa mia non e' un dettaglio rilevante, vi basti sapere che pare ci fosse anche un Cupido che troneggiava su tutto l'ambardan. Purtroppo pare che 'il peccatore' abbia commesso l'insano errore di farlo rimuovere... MA PERCHE'?? Mi chiedo... sarebbe stato impagabile poter avere un Cupido, magari un po' golden, sul tavolo di sala... comunque anche cosi' fa la sua porca figura, non trovate?

domenica 14 febbraio 2010

San Valentino...

In questi giorni nei mall del Sultanato tutto e' decorato con rose e cuori. Le promoter dei vari ristoranti continuano a fermarmi con volantini sdolcinati che promuovono le varie offerte full package per la serata degli innamorati. Per il prossimo anno nel full package proporro' di inserire anche l' eventuale fidanzato/a.
Vi rendo comunque partecipe di un' annosa vicenda tra due innamorati avvenuta non lontano da qui, nella spocchiosa Dubai. La vicenda e' stata portata di fronte al Giudice. Vi copio e incollo l'articolo che compare addirittura alla sezione crimini del Gulf News:
Dubai: An Arab ambassador said he decided to call off his wedding immediately after he discovered that his wife-to-be, who wears a niqab, was bearded and cross-eyed.
The ambassador claimed that the bride's mother deceived his mother, when she went to see his Gulf national wife-to-be, by showing her pictures of the bride's sister.
The Arab man, who also holds the title of minister plenipotentiary, claimed to a Sharia court judge in Dubai that the bride's family showed his mother photos of the bride's sister and not the woman he was going to marry.
Sources close to the case told Gulf News that the groom only saw the woman a few times. He did not realise that she had a beard because she wore the niqab the few times he met her, added the source.
"Every time the couple met, the bride would do her best not to reveal her entire face. After the ambassador and the woman, who is a physician, signed the marriage contract, the groom was sitting with the bride… he claimed to the Sharia court officials that when he wanted to kiss his wife-to-be, he discovered that she was bearded and cross-eyed as well," claimed the source.
The ambassador then decided to call off the wedding party and lodged a divorce claim alleging that he was tricked by his parents-in-law and incurred emotional and moral damage.
In his lawsuit, the groom also asked the bride to repay him his Dh500,000, the amount which he claimed he spent on jewellery, clothes and gifts.
During the trial, the bride asked the judge to dismiss the groom's lawsuit and demanded him to pay her alimony after the Arab called off the wedding party.
Gulf News also learnt that the ambassador requested the Sharia court to refer the Gulf national woman to a specialist to have her examined for hormonal deficiencies.
The court referred the bride to a specialist who countered the ambassador's claims and reported that she did not suffer any hormonal problems.
The court divorced the couple and rejected the groom's request that the pre-marriage gifts be returned.
Nonostante nella vita mi occupi di tutt' altro, avrei pagato per essere l' avvocato che ha seguito la causa.
[Spesso in Italia mi ritrovo impelagata in discussioni con alcuni troppo intenti criticare i miei cari amici turbantati di professione musulmana, sbandierando i diritti delle donne, le pari opportunita', e tutte queste cose che nel nostro paese, spesso, siamo tra i primi a violare. Questi tipi spesso identificano nel 'velo' i problemi del mondo moderno. Se mi state leggendo, fatevi una risata e considerate questo post il mio regalo di S. Valentino!]

sabato 13 febbraio 2010

Siamo tutti sportivi...

Torno a postare dopo un lungo silenzio per parlarvi di una vena sportiva che pare esplosa nel Sultanato.
La cosa vede coinvolte diverse discipline e diversi interessanti e curiosi (piu' o meno glamour) personaggi. La cosa mi sta facendo anche riflettere parecchio.
Procedo in ordine sparso:
Tennis: Per una serie di vicessitudini su cui mi guardo bene dal dilungarmi, ho conosciuto noti esponenti dell' Oman Tennis Association, la locale federazione nazionale di tennis. Beh, noti... localmente noti, s'intende. La cosa ha fatto si che sia addirittura divenuta amica su faccialibro della numero uno omanita. Prode fanciulla che lo scorso anno ho seguito assiduamente e con attenzione nei suoi tornei in giro per il mondo. Tessendone le lodi con tutti (specialmente con i piu' esponenti retrogradi e maschilisti della fauna locale e non solo), in particolare durante il suo debutto a Wimbledon.
Sono talmente sua fan che ospitero' in casa per alcuni giorni il suo sparring partner... ma questa e' un' altra curiosa e anomala storia su cui non vi tedio. Frenate le risatine e i commenti, il tipo ha appena fatto la maturita' e, vabbene la disperazione, ma ancora non sono a questi livelli.

Ciclismo: Tenetevi forte. Domani gorno da ricordare in Oman: inizia il Tour of Oman. Leggi anche, traffico, ingorghi, qualche incidente che ne consegue, strade chiuse e fuochi d'artificio. E speriamo anche in qualche serata mondana che ci sta sempre bene.
Il tour passera' dalle principali vie della citta' paralizzandole probabilmente per giorni. La municipalita' si e' riunita piu' e piu' volte per ore ed ore, per pianificare i parcheggi delle auto. Ovviamente senza venirne a capo e concludendo con la solita formula di rito (Inshallah).
Adoro questo paese che per lanciare uno sport, qui assolutamente sconosciuto e solitamente associato al povero pakistanino che non puo' permettersi il vettore motorizzato e condizionato, decide di entrare direttamente nel circuito internazionale delle manifestazioni di competenza.
Sottolineo che e' lo stesso paese che per pochi spiccioli si e' lasciato sfuggire la Coppa America, regalandola allo sconosciutissimo emirato di Ras Al Khaima (Dov'e'? Che e'? Attendete novembre e tutti voi diverrete improvvisamente ferratissimi sul fazzoletto di terra piu' insignificante di tutto l'UAE).

Nuoto: Ancora nulla a livello nazionale. Per forza: le piscine non a forma di fiore o di cuore si contano sulle dita di una mano. Di regolamentare ne esiste solo una al Sultan Qaboos Sport Complex. Ho provato pure ad informarmi per allenarmi (parola grossa, lo so, ma dato che qui si punta tutti in alto concedetemela) li. Per le donne e' aperta solo Giovedi' e Venrdi e solo la mattina. Devo aver fatto una faccia perplessa perche' il tipo all'ingresso mi ha detto: "Vuole nuotare di piu'???" e mi ha guardato come se avesse visto una sirena. Ho capito che l'Oman non punta certo ad avere una squadra femminile alle prossime olimpiadi di nuoto.
Pare che gli altri giorni la piscina sia dedicata alla nazionale di calcio omanita (che tra l'altro non ci va mai). Ho fatto notare che io non avrei avuto nessun problema ad allenarmi con loro. Mi ha guardato con una faccia disgustata e me ne sono andata.
Ho ripiegato su una delle rare piscine rettangolari che secondo me non arriva a 25m di competenza di un hotel abbastanza insignificante.
Da quando mi alleno li ho capito che se mi va male con l'ingegneria posso mettermi a fare l'insegnante di nuoto. Stasera l'ennesima indianina e' venuta a chiedermi consigli, stupefatta per come nuotavo. Detto cosi' sembro chi sa cosa, ma chi mi conosce sa bene che si, vado, diciamo anche nuoto, nuoto tanto e non mi fermo. Ma ora, di qui a dire che nuoto bene... e soprattutto da insegnarlo.
Poi ho lanciato un occhio al corso di nuoto che si svolgeva in una sorta di corsia accanto alla parte dove nuotavo io.
L'insegnante di nuoto, un indianino grasso e scoordinato, sapeva a malapena stare a galla.
Deve essere triste avere un maestro di nuoto cosi'. Oltrettutto brutto. Se c'e' una cosa bella dalla piscina e' che per un ora ti rigeneri mente, corpo ed occhi. Non e' il caso dell'Oman. Nella mia piscina niente National Football Team. Al massimo la nazionale dei lottatori di Sumo.

Bocce: A breve iniziera' il tradizionale torneo di bocce organizzato dal carissimo MLF, noto manager locale che lavora sotto copertura. Il suo vero lavoro e' organizzare cene, eventi e tornei molto glamour.
Vista la ventata di sportivita' mi sono fatta coinvolgere con entusiasmo. Ho sempre disdegnato le bocce perche' lo reputavo uno sport non abbastanza pericoloso, e quindi poco entusiasmante, per i miei gusti. Penso che posso ricredermi. Anche sulla pericolosita'. Stiamo programmando allegre bevute e sani cocktail mascherandoli col nome "allenamento" (e borda, di nuovo). Non avendo mai giocato ed essendo il torneo vicino ho convinto il mio team che posso dare il meglio di me solo dopo un paio di Pimm's (che si abbina sempre bene con gli sport all' aria aperta). Ed e' andata. Martedi' il primo allenamento.