domenica 20 dicembre 2009

CHIUSO PER FERIE...

Ancora una volta vi ho trascurato per un po', tra l' Ospite, il giocattolo, il lavoro (perche' c'e' anche quello)...
E cosi' il tempo e' volato e la data del mio rientro e' arrivata improvvisamente...
Sono atterrata stamani mattina a Firenze. Non credevo ai miei occhi. Tutto bianco. Lucca, same same. Shock termico, ovviamente... vi scrivo sdraiata sotto le coperte, con la luce dello schermo che da un' atmosfera un po' surreale al piccolo antro che mi sono a fatica riscaldata. Non oso mettere il naso fuori di qui. Penso che trascorrero' qui sotto tutto il resto delle mie vacanze. Non credo di uscire neanche per il pranzo di Natale... dovranno alimentarmi passandomi il cibo sollevando poco poco il lembo del piumone. Poco, che senno' entra l'aria ghiaccia...

mercoledì 16 dicembre 2009

I giocattoli dei grandi (parte prima)...

Cari Livornesi in questo post mi rivolgo a voi principalmente. Sono sicura che ricorderete benissimo il mezzo con cui girettavo rumorosamente per le vie della citta' labronica.
Quando avevo 15 anni (per chi non lo sapesse) ero famosa per la mia meravigliosa Ape Cross gialla, con i pezzi Polini e la marmitta sfondata, decorata da adesivi surfisti e palmine del noto negozio 'Hoasi'.

Ebbene sappiate che da oggi saro' ben nota a Muscat per il mio nuovo mezzo di trasporto:


Consideratela la naturale evoluzione del giocattolino di casa Piaggio, 15 anni dopo...
[Mentre sto scrivendo, dalla finestra vedo che si e' creato attorno alla macchina un capannello di ragazzotti locali che avranno al massimo 20 anni, intenti ad ammirare la mia piccolina...]
Per tutto cio' devo ringraziare l'Avvocatessa AZ, che e' per il momento l' ufficiale proprietaria del mezzo meccanico, non avendo ancora il mio resident Visa. Il tutto e' stato concluso ieri, alla mitica stazione di polizia della ROP di Qurum. Il tipo che ha effettuato il passaggio di proprieta' era non poco perplesso, visto che neanche 24 prima aveva rinnovato il corrispettivo locale del nostro 'libretto' dell' Hummer di AZ.
Adesso manca qualche piccolo lavoretto (guarnizioni da cambiare essenzialmente) e poi via... nel deserto!
[Nel frattempo il capannello si e' ingrandito, ci sono pure un paio di Disdashe piu' mature e qualche indiano di mezz' eta'... Devo uscire per andare al Ministero... sono curiosa di vedere che faccia faranno quando vedranno il possessore del mezzo...]

domenica 13 dicembre 2009

Crisi esistenziale...

Dannata pioggia. A causa di questa sto vivendo un momento di particolare drammaticita'. Vi prego, statemi vicini. Qui la situazione e' seria.
COSA DIAVOLO MI METTO STASERA?
Serata di gala al Diplomatic Club. Perfetta per il tubino di Gucci (lo stesso che mia madre voleva che indossassi per la sera della Wahiba Challenge nel mezzo di un deserto dicendo "e' un tubino nero, va sempre bene") e tutto il resto.
Serata che doveva essere il 4 Novembre e rimandata a stasera per la visita ufficiale di anzianissimi e pluridecorati militari compatrioti. Visto il tempo, ho il sospetto che sia presente anche l'ammiraglio dell' Amerigo Vespucci. Se tra voi c'e' un velista che si e' fatto qualche Trofeo Accademia a Livorno, si ricorda degli uragani e delle regate annullate ogni volta che la Nave Scuola troneggiava nel Porto di Livorno.
Insomma, stasera prevedo ore di fronte all' armadio, sospirando e maledicendo il Climate Change... non posso farmi rovinare la mia prima comparsa sulle pagine centrali del The Week o di H! da un banale acquazzone tropicale.

Uffa...

Ancora pioggia. Uffa... Stamani mattina era una bella giornata... e poi di nuovo pioggia. Uffa...
Con le pioggie di ieri sono morte due persone (so che sembrera' assurdo ma stiamo notevolmente migliorando in termini di sicurezza).
Oggi il clima da assedio si era disteso un po', poi con le prime gocce e' ricominciata la pazzia generale.
Eroe del giorno e genio assoluto della guida off road, un omanita che e' rimasto con la corolla praticamente in mezzo al mare. Stanno cercando di tirarlo fuori con la ruspa di un cantiere vicino tra lo sgurado perplesso dei gabbiani.
Era entrato in spiaggia con la bassa marea stamani, dall' accesso per i mezzi di emergenza vicino al Crown Plaza, e l'aveva percorsa tutta. Quando e' tornato indietro, arrivato alla foce del Wadi, ha trovato l'alta marea e non riusciva a passare.
Il genio, invece di tornare indietro ed aspettare che il livello delle acque si abbassasse nuovamente ha dato gas e tirato a diritto. Pareva Mose'. Ovviamente si e' affossato miseramente con l'acqua fino a meta' finestrino. Ancora un po' e doveva lasciare una boetta per segnalare la presenza della macchina a mo' di rete.
Il prossimo anno lo propongo per la Wahiba Challenge.

sabato 12 dicembre 2009

Minaccia pioggia...


'Minaccia pioggia' lo diceva sempre mio padre quando i miei ancora mi ospitavano a casa loro, al primo cenno di nuvole grigie all' orizzonte, con un cielo ancora sereno.

La frase era sempre seguita dalla raccomandazione ovvia: Porta l' ombrello.

In questo paese, invece, l'avvicinarsi di nuvole grigie implica raccomandazioni ben piu' drastiche e complesse di un banale 'porta l'ombrello' (che comunque nessuno possiede in questo paese, a parte gli inglesi).


Si raccomanda di:

1) Evitare in ogni modo la highway a causa del numero di incidenti che avviene dopo 30 secondi netti dalla caduta della prima goccia, nonche' a causa di allagamenti catastrofici che avvengono nell' arco di 10 minuti dall' inizio dell' evento. Pare che nel Middle East ancora non abbiano scoperto i tombini. L' eventuale importazione-installazione di questi potrebbe essere un curioso ma promettente business, pensateci.

2)Fare scorte di acqua, tonno, cibo in scatola, candele, cerini, come se dovesse scoppiare la guerra nucleare domani (o come se doveste trasferirvi nel Rub al Khali per un paio di mesi).

3)Divieto assoluto di uscire di casa se non per assoluta necessita' o urgenza.

4)Allontanarsi dai Wadi e per nessuna ragione guidare in prossimita' di essi. Le piogge possono generare violenti flood e si rischia di essere trascinati via (questo e' vero).


Scuole, ministeri e uffici pubblici in generale chiuderanno. C'e' la possibilita' che vengano chiusi anche gli uffici pubblici...

Neanche un anno fa, percorrevo in bicicletta le strade di Pisa sotto acquazzoni ben piu' violenti di questi, vestita come un monaco medioevale con tanto di gobba (ricreata dallo zaino sotto la mantella che riparava in qualche modo me e la bici), passando poi le prime ore della mattina sotto l' asciugamani del bagno del dipartimento nel vano tentativo di asciugare scarpe e pantaloni completamente fradici... Adesso ha appena incominciato a schizzettare e gia' sono in ansia da pre - calamita' naturale.

Come arrestare la produzione di petrolio nel Sultanato...

Ho un po' trascurato il blog, ma tra l'Ospite (e quindi i dovuti onori di casa e le dovute gite), il lavoro e la faccenda macchina sono stata veramente occupatissima e la settimana mi e' volata.
Lunedi', appunto, e' arrivato l'Ospite, in fuga dal freddo dell'Italia.
Con questa faccenda della macchina, ho seriamente rischiato di dimenticare il suo arrivo. Fortuna che Alessandra, di tanto in tanto mi chiamava per sincerarsi che fosse tutto sotto controllo.
"Come va la faccenda automobile?"
[seguivano aggiornamenti]
"Ma te lo ricordi chi arriva lunedi' sera, vero?"
"Ah, eh, siii certo che me lo ricordo... comunque grazie di avermelo ricordato..."

Nel frattempo avevo anche chiesto un consiglio o delle dritte al sismologo del PDO, dato che anche lui ha una wrangler che ha comprato usata a Dubai e che si chiama Jeronimo.

Il sismologo, ha fatto le cose precise ed ha messo su una mailing list interna: "the Italian Job goes Wrangler", tra vari altri guru del meraviglioso 4wd di casa Jeep. Sono seguite decine di mail giornaliere, che hanno causato un momentaneo intasamento della mia posta.

Ho stampato le paginate di specifiche, minuziose descrizioni, commenti, analisi per studiarmele. Impressionante quello che puo' dire un esame visivo di un fuoristrada. Ora so un sacco di cose sui motori, se volete vi posso tenere ore a parlare di questo, ma non me lo chiedete in Italiano perche' mi mancano i termini corrispondenti.

Mercoledi' ho portato a far vedere velocemente ad uno di loro un gioiellino che avrei trovato qui in Oman, per un consiglio prima di acquistare. Cosi', il dipartimento risorse umane del PDO mi ha fatto preparare un pass speciale causale "meeting di vitale importanza" ed ho portato il jeeppetto sotto al suo ufficio.

Caso ha voluto che in quel momento passassero di li altri guru e componenti della mailing list di cui sopra. Per farla breve: alle 8 di mattina (pieno orario lavorativo), 4 dirigenti di differenti dipartimenti tecnici del dipartimento petrolifero piu' importante di tutto il Sultanato erano sdraiati sotto una Wrangler ignorantissima parcheggiata di fronte agli uffici direzionali, al fine di 'dare una rapida occhiata alla bambina'. Vi lascio immaginare lo sguardo dei passanti.

Ma non e' finita. Dopo l'esame, ognuno di loro l'ha provata 'per farsi un' idea'. Nell' arco della mattinata sono seguite altre decine di mail di commenti ed impressioni.

In questi giorni credo che le borse abbiano registrato un nuovo crollo sulla produzione di Oil nel Middle East...


domenica 6 dicembre 2009

Rub al Khali, Wahiba, compleanno e tante e tante altre...

Vi avverto: il post sara' lungo. Cerchero' di sintezzizare.
Rispondo alla domanda di AZ: Cosa fare in nove giorni di vacanza?
Venerdi':Partenza alle ore 9.00 omanite (10.30 con deviazione fino all'aereoporto per trovare l'unico Costa Coffee aperto durante il primo giorno di Eid e prendersi un cappuccino grande to go)
Arrivo a Fahud alle 14 circa, dove ci attendevano gli altri (Alex e famiglia, Mark compreso -il bambino che guida il Patrol meglio di un beduino-, Angelo Pappas e famiglia, il mitico Grahm, grande fotografo e casalingo, con consorte e l'Agente Tackelberry-il russo con l'Hummer che vagava scalzo e seminudo per le Wahiba-, con moglie obesa, figli deliziosi (il DNA sembra un' opinione talvolta) e cane americano). Dopo aver piantato le tende, fatto una passeggiata, fatto una doccia e preparato la cambusa, ci siamo rifocillati con ottimo rosso siculo e carne alla brace.
Sabato: Sveglia con calma, caffe' Italiano (la mia Bialetti viola mi segue ovunque), impacchettato le tende e via. Abbiamo anche attraversato una simpatica zona dove se esci dal tracciato sterrato rischi di affondare con macchina e tutto, sparendo giu' in basso. Il fenomeno e' dovuto al fatto che il terreno e' costituito in realta' da una crosta salata (ne ho preso pure un pezzettino che ogni tanto leccavo durante il viaggio) con sotto acqua.
Abbiamo campeggiato in mezzo alle alte dune rosse del Rub al Khali, a poche centinaia di metri dal confine col KSA. Ho proposto lo scherzetto di fare un salto al di la', sventolare bandiera omanita, fare una pernacchia ai Sauditi e tornare nel Sultanato. Alex si e' pure preoccupato, credendo volessi farlo sul serio. Prima di cena, un' oretta di Dune Bashing (la sabbia piu' compatta del Rub Al Khali permette di avanzare anche in posizione verticale sfidando le leggi della fisica), scalata a piedi di una duna enorme, sand surfing (o almeno vano tentativo) e infine doccia, nel vano tentativo di levarmi la sabbia di dosso. Ero cosi' ricoperta, che potevo aver fatto benissimo il sand surf completamente nuda, il risultato sarebbe stato lo stesso.
E' seguita un' interessante chiaccherata con Tackelberry attorno al falo' che e' finita in semiscontro con Graham a causa della troppa Vodka. L'agente Tackel si scioglie solo dopo qualche bicchierino, non e' male, tuttavia l'educato Pittbull americano rimane membro piu' simpatico della famiglia.
Domenica:Solita sveglia, solito caffe' e colazione. Reimpacchetta tutto e riparti.
Abbiamo fatto sparire le radio giusto in tempo (la polizia e i militari locali non gradiscono i VHF). Un secondo dopo due pickup militari ci hanno approcciato, ci hanno girato intorno ma non ci hanno fermato. Il check point militare della zona puo' essere molto fastidioso. Vista la loro reazione, culminata con saluti gioiosi e segnali di incitamento dopo un attimo di perplessita' iniziale, credo che sia stato vincente il fattore sorpresa. La sorpresa di vedere una ragazza turbantata (con il mussar tradizionale jibbali, legato appropriatamente grazie agli anni di esperienza nel Dhofar) alla guida di una Jeep che ascolta rock anni 70 mentre il passeggero (omanita) dorme con tanto di cuscino. Inutile dire che la turbantata ero io.
Insomma passiamo immuni il posto di blocco, attraversiamo altre lande desertiche con qualche oil field qua e la, e dopo un divertente sterrato su sabbia, seguito da off road roccioso, campeggiamo in cima all' unica collina rocciosa presente nel raggio di km. Il salt dome. Segue solita passeggiata, con Angelo Pappas (geologo del PDO) che ci illustra la formazione e le peculiarita' della collina di sali e roccia, solita doccia e cena. Crollo in tenda prima del solito.
Lunedi':Sveglia colazione ecc ecc. Di nuovo alla guida, dune e off road agile fino alla strada asfaltata: la tremenda Tumrait Road (seconda solo alla zona di Qurayatt come incidendi). E da li lunga guida fino a casa, fermandosi ad Adam per il pranzo e da Starbucks per il caffe' del 'ritorno alla civilta''.
Martedi':a Muscat, tipica giornata di vacanza in citta' senza un obbiettivo preciso: ho vagato di caffe' in caffe' incontrando varia gente, programmando una cena Italiana, una gita in barca, un social dive, un certo (il 27 di gennaio, ammesso che sia sempre viva) e facendo il dettato a Simon. Devo dire che ce la sta mettendo veramente tutta per imparare la lingua della suocera e Dio solo sa il perche'. Seguono: spesa da Lulu, lavatrici, e riprepara i bagagli. Un giorno a Muscat e ne ho gia' fin troppo dei ragazzotti di Salalah in visita alla grande citta' per l'Eid che ti suonano solo perche' sei bionda urlando "How are you?". Decido di andare con i petrolai a pulire il campo e i check point della Wahiba Challenge. Per tutti e' solo una scusa per tornare a sgasare un po' sulle dune. Considerando che tutti loro sono sposati, credo che l'ecologia sia stata solo la scusa ufficiale per lasciare a casa mogli bambini e land cruiser e prendere le Jeep.
Mercoledi': Guida fino al Khamil, ingresso nelle Wahiba e via (stesso percorso della gare, ma al ritroso). Senza troppe fermate, scivolando delicatamente sulle dune e niente Italian job... A parte un salto, con l'autorizzazione di Jalood (la macchina era la sua).
E cosi' agilmente e allegramente, vestita come un beduino, ho compiuto 30 anni guidando come un omanita di 17 anni.
Giovedi': Su e giu' per le dune, fino all' uscita dal deserto. E via di nuovo a Muscat. Ho un black out del tardo pomeriggio... ma credo di aver fatto qualcosa per lavoro.. e poi di essere crollata a letto.
Venerdi': A letto tutto il giorno, nel seguente alternarsi di attivita': Lettura-dormita-lettura-dormita... e cosi' via. Agile, agile fino alle sette di sera. Passeggiata e poi di nuovo a casa a letto. Anche i supereroi si riposano. Ogni tanto.
Tra l'altro il vago sospetto che il prode Saji inizi ad odiare questa mia attivita' del campeggio in posti particolarmente sabbiosi. Attivita' che si conclude sempre nel ricreare ampie zone sabbiose qua e la per le varie stanze della casa...