giovedì 24 aprile 2014

Siamo tutti sportivi 2. La vendetta.

Preambolo: Mi ricollego a vari post tra cui questo. (E spero che domattina mi ricordi, oltre alla password, anche come si fa a mettere i link).
Nel frattempo il Paggio e' stato licenziato, le avventure in deserto continuano, mascherate da Training o Events al punto che mi hanno fatto guadagnare l'accesso al Club "petrolai only" del Sultanato. Quando mi chiedono come hai fatto, dico volontariato. Che in realta' lo dico perche' e' la traduzione di volunteering e perche' non so piu' parlare italiano (ragione numero 4 per cui non scrivo piu'). In realta' il concetto e' lo stesso ma molto meno nobile del nostro significato di volontariato. E comunque avendo accesso "al paese dei balocchi", il Club "Petrolai only" appunto, cosi' definito da Padre con tanto di occhioni sgranati, il week end Omanita, anche quando non si svolge nel deserto, ha comunque un suo perche'.


VELA: Ero convinta di essere tornata ai miei 16 anni gia' nel 2010. Ora, nel 2014, ho la certezza di rivivere i miei 14 anni. Ma come se fosse una reincarnazione. Di quelle pero' che non rinasci mucca o sasso come ti fanno credere a Pune, ma che rinasci te stessa, solo piu' intelligente o comunque con l'esperienza della vita precedente.
Ebbene si, ho ricominciato la vela. Prima per gioco, cosi', tanto per fare. Poi sempre piu' incattivita. Azzecco i bordi, nemmeno Checco Bruni. (Se dico Straulino, poi Padre legge e dice: "sei vecchia dentro").
Io quando facevo vela in Italia regatavo contro i futuri campioni mondiali di questa o quell' altra classe, gente che poi ha fatto le olimpiadi... E facevo i miei dignitosi posti primo quarto di classifica, con Padre che poi per giorni mi ripeteva quanto ero dura, che "era cosi' facile il vento girava di qui, pero' la costa era cosi' la corrente andava di la' pero' il salto termico faceva si' che"... insomma... se prima ci voleva un dottorato in fisica nucleare e un nobel per competere con gli altri e non finire esimi, ora, con orgoglio, vinco. Anzi vinciamo.
E mi diverto. Anzi ci divertiamo.
Che siamo in due. Io e timoniere tedesco, che merita capitolo a se', non fosse per il fatto che lui la vela mica se la cagava cosi' tanto prima. E tiene sempre a precisare che e' il primo velista della storia della sua famiglia. E quando dice "storia", include anche le tribu' Celtico-Germaniche.
Ora che vinco e che posso fare cosa mi pare, finalmente sto a prua anche se sono nana. E anche se quando cerco di schienare al trapezio la barca fa quello che le pare e non mi sente, io e miei scarsi 50 kg siamo quelli incaricati di tenere la barca pari. In realta', finalmente, faccio di piu'. Faccio anche tutte le strategie, quelle che quando sei troppo piccolo per capirle cercano di spiegartele con filmati, diagrammi, vettori, che poi arrivi al dottorato di ingegneria e ti accorgi che la fluidodinamica applicata tu la applicavi ogni santa domenica all'eta' di 14 anni e senza bisogno di equazioni differenziali. E arriviamo terzi al campionato nazionale hobiecat organizzato dalla prestigiosa Omansail. Ora attendo solo che Stoccolma mi chiami per il Nobel...



NUOTO: Con gli impegni, le pause pranzo nuoto si restringono. Da tempo non nuoto per un' ora di fila. Ma il super club dei petrolai offre piscina e molto di piu'.
Di getto, prima di capire quello cui stavo veramente andando incontro, mi sono iscritta alla Fahal Swim. Aka:
1. Ti prendono alle 6 di mattina. Perche' tutti i petrolai si svegliano a ore assurdamente incivili, nei giorni di lavoro, figuriamoci i week end (come se il petrolio uscisse da sottoterra solo dalle 6.30 alle 7.30 di mattina, poi basta)
2. Ti depositano su un' isola a 4 km dalla costa
3. Ti fanno nuotare fino alla spiaggia del club, sfidando correnti, pilotine della Guardia Costiera, Jet Ski (moto d'acqua) guidate da omaniti e petroliere che semplicemente si stanno dirigendo nella baia adiacente dove c'e' la raffineria del paese che le riempie di oro nero e derivati con cui voi poi riempite le vostre Punto.

La prossima volta che fate il pieno alla Punto o alla vostra Y10, pensatemi, che probabilmente la stessa petroliera che vi porta il carburante per la vostra gita fuori porta, Venerdi' 9 Maggio avra' fatto una manovra alla Schiettino tentando di evitare me e altri 119 fusi di testa, che hanno improvvisamente deciso di fare a nuoto il canale piu' transitato del Medio Oriente.
E pensare che quando l'ho detto a Padre mi ha detto: "Attenta agli squali". Ho un padre ottimista e con decisamente scarsa propensione per la statistica.

BOCCE: Come ogni anno giochiamo a bocce. E come ogni anno, non passiamo il primo turno. Ma perdiamo con dignita', direi. Per altro in partite che durano ore e logoranti piu' della finale del mondiale di scacchi. Come ogni anno, giochiamo contro l' allenatore della nazionale di calcio. Quello di turno, intendo. Visto che, come ogni anno, a poche settimane dalla partita di bocce esce una rassegna stampa che l'allenatore viene licenziato ed e' invitato a lasciare il paese. Con effetto immediato.
Tanto che a me, negli anni, sta venendo il crescente sospetto che sia l'avvocato AZ, che combinazione e', come ogni anno, in squadra con me e quindi perde come me, che lo faccia deportare usando i suoi contatti.
Ora che ci penso, un anno giocammo anche contro un membro della Famiglia Reale. Bel ragazzo, tra l'altro, molto distinto, buone maniere. Alcuni lo davano tra i futuri "papabili". Bravissimo giocatore, ci 'sbocciava' ogni tiro decente, come si dice in gergo. Di fatti perdemmo. Ora che ci penso, da allora non l'ho piu' visto. Ne' se ne parla piu'.
Io comunque il torneo di bocce lo rifaccio, ogni anno, che mi diverte. Pero' sempre nella stessa squadra di AZ, anche se perdiamo, perche' non si sa mai...

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