martedì 26 gennaio 2010

Crimini2 (Update)...

Copio e incollo l'ultima mail ricevuta dai Petrolai (che nel frattempo hanno intavolato lunghe discussioni):
"Apparently the car has been found in Al Surooj after someone circulated its details on Twitter! Worth bearing in mind if something similar happens to you!"
Al Sarooj e' una zona abbastanza VIP, non lontana da dove risiedo io, full of expats e gente coi Cayenne o con i Ferrari... Curioso che il mezzo sia stato trovato li... avrei scommesso su Ruwi o Wadi Kabir. Apparently e' apparso su Twitter..Evidentemente qualche blogger mi ha anticipato.
Non commento l' ultima frase... Se rapissero Nina, mezza Muscat si mobiliterebbe... e poi non vorrei essere nei panni del rapitore se capita tra le mie grinfie...
Il proprietario potra' riavere la sua macchina e tornare felicemente ad insabbiarsi tra le dune rischiando la vita di amici e parenti.
Convenivamo infatti con AZ che l'ultima volta che l' avevamo visto il veicolo era semiribaltato sotto un cespuglio e la scenetta che si prospettava era la seguente:
Marito, dentro al volante, semiribaltato che smanetta avanti e indietro sollevando turbini di sabbia, mentre la macchina si inclina sempre piu' vertiginosamente su un lato.
Figlio e moglie, fuori che osservano e commentano, preoccupati per la macchina nuova. Figlia dodicenne dentro, seduta sul sedile posteriore, pietrificata dal terrore.
Tedesco, seriamente preoccupato: "Fate scendere la bambina, la macchina potrebbe ribaltarsi ed esplodere.."
Moglie, irritata dalle insistenze: "No che non scende. Si e' dimenticata il cappello a casa, si prendera' un' insolazione.. Cosi' la prossima volta impara."
Secondo me chiunque sia stato, l'ha fatto per il bene di quei bambini...

Crimini (o anche ChiarugaVSDragon)...

PREMESSA
A molti di voi questo post non interessera', a meno che non leggiate i blog locali. In realta' l'ho scritto in un impeto di competizione con Muscat Confidential, noto blog pieno di pruriginose curiosita' e scoop (political gossip e contorni, per intendersi). Scoprire chi e' il bloggatore, che si fa chiamare Undercover Dragon e che e' a portata di tutte queste informazioni e tiene un blog del genere, senza che nessuno l'abbia fatto sparire, e' il primo dei miei buoni propositi per il 2010. Gli altri me li sono dimenticati. Ma questa e' un' altra storia...
Questo post l'ho scritto per battere sul tempo lo spocchioso "Dragone SottoLaCoperta" che sa sempre tutto lui, nemmeno fosse il figlio di Piero Angela.
E adesso veniamo a noi..
Stamani mattina ho ricevuto varie mail dall' ORAC (Off Road Adventure Club) dei petrolai. Si, lo so, sta diventando una fissa, ma qualche oscura ragione sono nella loro mailing list chiusissma dove possono stare solo quei pochi fighissimi eletti che vantano di goloso contratto di lavoro col PDO. Tra i vari inviti a serate indonesiane, promosse dal "Kamikaze" col nome di un cartone animato, che nel nostro memorabile battesimo del deserto ci aveva colpito per come girettava con sigarettina in bocca, a velocita' pazzesche su e giu' per dune, avanti e indietro, spunta una mail inquitente del Tedesco. Pare che nottetempo si siano introdotti in casa di uno dei petrolai e abbiano rubato una X-terra modificata. Scelta cretina perche' ormai per strada ci riconosciamo dalle macchine. Ognuno degli avventurieri off-road ha una macchina super accessoriata, modificata, rialzata, ingrandita, ma soprattutto personalizzata con pezzi costosissimi provenienti da oltre oceano. E queste macchine sono ben note in citta'.
Eppure pare che nelle ultime 4 settimane si siano registrati 7 incidenti simili. E tutti nella stessa zona e cioe' la ridente wanderland di Rass Al Hambra: lo staff accomodation del PDO.
La storia promette risvolti interessanti, vi terro' aggiornati...

domenica 24 gennaio 2010

Visitando buchi...

Ho boicottato il concerto del Morricone di Bombai per portare finalmente Nina nel suo habitat naturale: il deserto. Per l'occasione, ho trascinato anche la legittima proprietaria ed organizzato assieme alla medesima una Cena Italiana nel mezzo delle Wahiba. Ovviamente alla cosa, sono precedute:

-No.2 spedizioni al Supermercato, avvenute sempre in orari assurdi della notte dopo questo o quell' evento mondano. In entrambi i casi ci siamo sempre dimenticate qualcosa.

-Nottata ai fornelli, ovviamente sempre a casa di AZ che ha tutto l'occorrente e gli ingredienti basilari per preparare un pasto, quelli che nelle case normali non mancano mai, mentre nella mia non sono mai entrati. Colgo sempre volentieri queste occasioni per imparare a cucinare qualcosa di edibile, rivolgendo, ogni volta che spargo cibo, acqua, uova e ogni altra cosa tutta in giro, la solita domanda: "Tanto domani viene Saji, vero?" (che poi abbiamo scoperto chiamarsi Shaji). L'impresa e' stata supportata nientepopodimenoche da esponenti di eta' e nazionalita' curiosamente assortite della Federazione Tennis locale.
Menu' previsto della serata:
Antipasti (parmigiano, porco e frittatina)
Pasta al pesto e pomodorini
Salame di cioccolato (il mio cavallo di battaglia!) e Pandoro

Mercoledi' pomeriggio abbiamo lasciato Muscat e dopo svariate ore di Autostrada e varie strade asfaltate, abbiamo raggiunto gli altri.

Bicchiere di vino attorno al fuoco, dopo aver montato la tenda in tempo record e completamente al buio, quattro chiacchere e poi diritti a letto, senza neanche cenare.

Il giorno dopo, Giovedi', entriamo finalmente nelle Wahiba con Nina.

La missione di questa volta doveva essere tracciare con il GPS una curiosa strada che attraversa il deserto West-East, seguendola fino alla fine (che credevamo molto piu' ad Est) e poi riattraversare le Wahiba East-West. La curiosa strada, pero', si interrompe altrettanto curiosamente a meta', pertanto abbiamo deciso di cambiare il programma e dirigerci a Sud. Dove c'e' il Grande Buco (Big Hole, appunto).
Vi risparmio la sviolinata sulle prestazioni incredibili di Nina, che la legittima proprietaria, un tempo abituata a frequentare solo l' alta societa' Veronese, non e' stata in grado di apprezzare fino in fondo.

Temeraria mi sono buttata anche dentro al Grande Buco, esortata dal Tedesco (il Guru no1), per ben 2volte. Per uscire uno deve fare una serie di 8 passando da un bordo all'altro, facendo attenzione a non perdere momentum, ma soprattutto a non scivolare lateralmente. Uscire la prima volta e' stata dura, poi abbiamo scoperto la combinazione giusta tra 1H, 2L, 1H poi 2H poi1H di nuovo,ecc. Con 3L Nina e' uscita come se stesse uscendo dal parcheggio del supermercato Al Fair a Shatti.
La cena si e' poi svolta non troppo lontano dal buco, con vista mare pur essendo sempre in mezzo alle dune desertiche. Cibo Italiano e ottimo vino a volonta'.
Il giorno dopo siamo usciti dal deserto e ci siamo incamminati nuovamente verso la civilta'.
Sosta pranzo al Sink Hole, per visitare un altro buco, stavolta nella roccia e pieno d'acqua, dove gli omaniti il venerdi' amano fare doppi carpiati con avvitamento dopo aver ingurgitato riso e montone.

Infine, ultima sosta del nostro viaggio di ritorno nella ridente cittadina di Qurayatt per un succo fresco: mango e papaya (io), Ananas (AZ). La richiesta del succo di ananas non deve essere molto comune, perche' l'indianino del ristorante, una volta preparato versato il composto nel bicchiere di AZ, ci ha infilato un dito dentro per assaggiarlo.


Il racconto si chiuderebbe con il ritorno a Muscat, in realta' degno di nota e' l'autolavaggio dove ho portato Nina a fare la doccia (il ruzzino di entrare e uscire dal Buco aveva accumulato all'interno discrete quantita' di sabbia). L'autolavaggio vanta di grazioso gazzebo con aria condizionata e decorato con roselline, dove potete aspettare romanticamente che un esercito di indianini faccia luccicare la vostra auto come uno specchio. Dentro e fuori.

lunedì 18 gennaio 2010

Patente di Guida...

Dopo l'ID Card, nuove avventure tra la burocrezia locale per cambiare la mia patente con quella locale. Niente esami, tranqulli: la nostra pergamenina rosa confetto gode di piena fiducia nel Sultanato.
Cosi' ieri, dopo vaghe e forvianti indicazioni di Surprisse, mi sono recata alla ROP per finire le mie pratiche. Per problemi tecnici di stampanti non funzionanti ho dovuto completare il tutto in due volte.

E' stato rapido ed indolore, grazie a:
1)La solita giocata occhiali + lenti, ho cannato solo una I scambiandola per L a causa di macchie di swarma tutt'intorno alla lettera gia' nebulosa di suo,
2)Omanita nella stanzina delle fotocopie che ha riempito i moduli per me,
3)Omanita attempato e molto distinto che mi ha dato la sua carta di credito,
4)Ufficiale Omanita che, piu' tardi a Seeb, invece di arrestarmi perche' ero entrata dalla parte sbagliata e parcheggiato nella zona 'VIPpissimi', si e' occupato lui del tutto e mi fatto recapitare la mia patente nuova, mentre io stavo comodamente in macchina ad aspettare.

Direi che il mio status di Fuorilegge e' finalmente terminato...

sabato 16 gennaio 2010

Floating with the Pimm's (o anche varie sul w-e)...

Lo so che non dovrei dirlo ma, visto che la richiesta da molto molto in alto non era diretta a me, ve lo dico lo stesso.
Ho avuto un w-e veramente rilassante al mare (mi avevano fatto notare che ero un po' bianchina), passato a fare gossip cospargendomi di nivea ad intervalli regolari di 40/45 minuti.
Il mio dermatologo dovra' pur sbarcare il lunario in qualche modo, no?
Comunque, non e' di questo che vi volevo parlare. Ho scoperto un altra attivita' che mi piace un sacco. E mi riprometto di alternarla regolarmente alle altre attivita' ludiche e sportive dei miei w-e nel Sultanato. Si chiama 'Floating with the Pimm's' cioe' in pratica andare alla deriva con un qualsiasi oggetto di aiuto al galleggiamento, sorseggiando il noto drink inglese, magari in una meravigliosa baia tipo Banda Kiran. E' una cosa che qui ha anche i suoi rischi se consideriamo la notevole quantita' di serpenti marini (il cui morso e' letale) che caratterizza la zona.
In realta' avavo gia' scoperto la piacevolezza di questo sport in una delle gite in barca mesi fa' (gita in cui anche l'Ingegnerino ha scoperto il Pimm's)... ma se penso che adesso siamo a Gennaio, ha un piacere tutto particolare.

martedì 12 gennaio 2010

Medical check (mi sa che dovro' rifarmi gli occhiali) e resident card...

Il lungo e travagliato processo, seguito dal prode Surpisse e dal suo Staff, e' finalmente terminato. Superato lo scalino delle visite mediche e l'odissea odierna delle mpronte digitali, ho finalmente vinto la mitica ID card, che vanta, tra le varie, di una foto orribile e di scritte dorate.
Ad inizio della settimana scorsa Surpisse mi chiama dicendo che urgentissimamente devo recarmi in tale ambulatorio in un sinistro vicolo a Ruwi per fare le analisi del sangue. Mi reco nel posto indicato, mi faccio largo tra la moltitudine di indiani, cingalesi e thailandesi, e mi metto in coda alla sezione Ladies. Arrivato il mio turno mi rispediscono indietro dicendomi che adesso, anche noi Europei, dobbiamo sottostare alle analisi mediche complete (Urine, X Ray, ..) e pertanto devo farlo altrove. Nuove regole, in accordo con la normativa del GCC (Gulf Cooperation Council)... si vabbe' Surprisse manco sa quelle locali, figuriamoci quelle internazionali...
Detto cosi' sembra veloce ed indolore, in realta' per capire cio' c'e' voluto il suo tempo. Tempo durante il quale il tipo Omanita allo sportello (non piu' giovanissimo) ha visto bene anche di intavolare una conversazione piuttosto curiosa e di scrivermi il suo numero di telefono sulle mie pratiche dell' immigration. Tornata da Surprisse un po' alterata gli restituisco il malloppo di vari incartamenti, nel mio caso, inutili, numero del tipo compreso e parto alla ricerca della Clinica Privata che dovra' visitarmi ben bene.
Lo staff di Surprisse mi consiglia vivamente la Clinica Badrso'unase.. che scopro poi piu' tardi, coinvolta in storie piuttosto turpi. Non e' il mio caso, grazie a Dio (anche perche' si vede che non sono fessa fino a quel punto) e mi sottopongo a tutti gli esami del caso.
Ho passato la visita oculistica grazie alla giocata di indossare insieme lenti a contatto ed occhiali, conscia del fatto che e' un bel po' che non vado a trovare il mio oculista. 6/6. A quanto pare qui non si va in decimi, ma poco importa. Ho visto anche l'ultima fila, quella di cui ho sempre ignorato l'esistenza. Bene. Il giorno dopo mi danno subito le risposte. Idonea. Ottimo.
Riporto tutto a Surprisse il quale sembra stupito e pure un po' deluso.
Stamani, dopo un odissea di 5 ore in mezzo a centinaia di indianini e srilankesi, hanno inventariato le mie impronte nel cervellone della ROP e mi hanno rilasciato il tesserino tanto ambito. Fatto. Da ora in poi la mia vita sara' piu' facile. Ma soprattutto non dovro' interagire con Surprisse tanto spesso.

sabato 9 gennaio 2010

La prima uscita di Nina...

Sono scomparsa per un po' ma solo a causa di improvvisi impegni lavorativi, che hanno portato qui il Capo e che mi hanno obligato a rimandare il debutto di Nina sulle dune.
Giornate intense, che sono finite puntualmente tutte al Crown Plaza con lunghi aperitivi tardivi, e week end al lavoro.
Le uniche poche ore di svago che ci siamo concessi Venerdi' io e il Capo, le abbiamo trascorse avventurandoci a Sifah per raggiungere un multietnico pick nick. Ovviamente siamo arrivati fuori tempo massimo, avendo lavorato fino a tardi e oltretutto calcolando malissimo la benzina.
Nina e' degna della sua padrona (e dato quello che sto per dirvi non specifico se mi riferisco a quella formale o a me) e BEVE PIU' DI UN MARINAIO INGLESE. Ma questo in fondo e' solo un dettaglio marginale, dato che qui fermarsi dal benzinaio e' pure piacevole: scendi a scuriosare al Select, ti acquisti una bibita ghiacciata, ti prendi la copia del settimanale gratuito con le foto in cui ci sei anche te delle varie serate mondane della settimana precedente nelle pagine centrali, il tutto mentre un gentile ragazzetto ti versa 50 litri di Super nel serbatoio. Paghi il corrispettivo di 10 euro e te ne rivai. Il self service qui e' severamente vietato e questo e' il motivo perche' i primi giorni in cui ritorno in Italia resto sempre seduta in macchina con un sorriso da ebete chiedendomi che diamine avranno mai da suonare quelli dietro e perche' e a chi gridano: "Guarda che da se' 'un ti ci viene!". Ma questa e' un' altra storia...
Il dettaglio marginale tuttavia ha acquisito discreto rilievo quando ieri, giunti a Sifah, eravamo ormai a secco. In realta' ho tirato diritto all' ultimo distributore utile a Sidab (poco fuori Muscat) dicendomi, ma si, dai poi ne trovo uno ed ho guidato per altri 50 km in mezzo al nulla, per strade con pendenze del 20% e con Nina che tracannava benzina tutta bella soddisfatta.
Devo dire che il Capo non ha fatto una piega di tutto cio', anche lui si godeva il panorama e il "sommesso suono" del 4 Litri.
Una volta raggiunti gli altri del pick nick si e' intavolata una discussione di idraulica e vasi comunicanti per travasare la benzina dall' Hummer di Alessandra alla Jeep.
In realta' la cosa si e' poi risolta molto piu' semplicemente... siamo in Oman del resto. E Sifah e' pur sempre un villaggio sul mare. Qualcuno che ha la barca (e quindi nafta in piu') si trova sempre.
E' bastato avvicinarsi ad un cantiere e chiedere gentilmente aiuto al guardiano Omanita. Il tipo ha riflettuto un attimo, mi ha chiesto in Arabo se la benzina normale andava bene lo stesso e ha fatto un paio di telefonate. Quindi ci ha detto di seguirlo e cosi' abbiamo fatto guidando fino a casa di un altro tipo (lui non c'era ma c'era la coloratissima e gigantesca moglie) che aveva taniche di benzina. Improvvisare un imbuto con una bottiglia di Masafi tagliata e' venuto quasi istintivo dato che porto sempre con me nella borsa un coltellino (che e' sempre utile e comunque piu' del rossetto..).
Ovviamente di li a 30 secondi avevamo tutte le donne del villaggio attorno a noi a vedere "la british" con la macchina fighissima che metteva benzina in mezzo a decine di capre. Ci hanno fatto feste, hanno intavolato conversazioni (in Arabo, ovviamente), ci hanno riempito di domande (sempre in Arabo), ci hanno presentato bambini dicendo: lui e' il figlio di Tizio, lui il figlio di Caio, ecc.. come se conoscessimo Tizio e Caio benissimo. Sorrisi, saluti, auguri, feste e Alessandra che scattava foto.
Il Capo si e' divertito da matti, io mi sono svagata nonostante il W-E lavorativo e le donne di Sifah avranno qualcosa da raccontare per i prossimi mesi.

martedì 5 gennaio 2010

Buon Anno!

Eccomi di nuovo al caldo finalmente!
In realta' sono tornata il 3 notte e mi sembra di essere qui da mesi se penso alle numerose cose e "varie ed eventuali" di questi giorni...
Ho gia' programmato i miei w-e da qui alla prossima estate e le serate della prossima settimana sono gia' tutte sold out.
La cosa piu' interessante che vi segnalo e' l'arrivo nel sultanato di tale Rahaman. Eh no, non mi dite "e chi e'?" visto che ho sfondato le scatole ad alcuni di voi quest' estate mettendo a ripetizione la colonna sonora di Slumdog Millionaire...
E' l'evento del secolo. E io ci saro'.
Milioni di spettatori dal tutto il Middle East. Tutti indiani ovviamente. Piu' due italiane (indovinate chi?)... Addirittura il concerto si terra' allo stadio dell' ROP, cioe' mi spiego? Allo stadio come i concerti veri! Non all' Intercon come un banale James Blunt. Un po' come Vasco a San Siro, insomma.
Addirttura con il biglietto da 250 riali puoi andare a cena con lui. Beh, no tranquilli, io opto per il biglietto basic.. ora va bene tutto, ma ancora non muoio dalla voglia di mangiare Cicken Tikka Masala con il Morricone dell' Asia...
Pero' potrei impararmi il ballettino di Jai Ho per l' occasione... prevedo serate di fronte a questo video nel vano tentativo di riprodurre scoordinatamente i vari passi. Magari dopo qualche bicchiere di vino, in compagnia dell' altra occidentale che sara' presente alla serata. Mi ci vedete?