Ho passato un tranquillo week end di gossip e girls' talking a Nizwa. Sono andata a trovare Chiara e la missione di Pisa che scava a Salut. Partenza giovedi' con molta calma, dopo la classica tappa da Costa (si fa sempre una tappa da Costa o Starbuks, prima di lasciare la civilta' per piu' di 12 ore, non chiedemi perche'), arrivo nel primo pomeriggio, tuffo in piscina, relax al sole, giro al souq, birretta serale al Falaj Dahariz.
Carl ci ha intrattenuto col suo umorismo inglese, Mohamed ha provato a fare del suo, con ottimi risultati devo dire, raccontandoci barzellette che non facevano ridere e dicendo parole random, chiedendone subito dopo il significato a Chiara, seduta a fianco a lui.
Mohamed e' stato in piu' riprese il genio assoluto della serata anche perche', pur non toccando alchool, sembrava piu' ubriaco di alcuni di noi che erano gia' li da un paio d'ore.
Inoltre e' anche l'unico omanita che conosca che non ha paura a parlare di Jiny... e quindi e' stato bersagliato di domande rigurdanti Jiny, Zombie e Streghe di Bahla (vedere qui). La nostra conversazione e' stata seguita da un disdasha del posto seduto al tavolo accanto al nostro: ogni tanto Mohamed lo interpellava anche per chiedergli spiegazioni che venivamo date a mezza bocca e con facce di totale disapprovazione.
Abbiamo terminato la serata con ottima Sheisha alla doppia mela, al ristorantino poco distante. Cinque donne e Mohamed, che e' stato guardato dai presenti (tutte disdashe) con rispetto, ammirazione e curiosita'.
Gli altri due maschietti della missione hanno preferito restare per un altro paio di birrette. Molto piu' tardi, mentre io e Chiara continuavamo a gossippare magiando after eights in camera, abbiamo intravisto Michele che si trascinava in bagno reggendosi al corridoio.
Ci ha biascicato dalla porta qualcosa tipo "...No, ma sono tranquillo" quando la domanda era stata "Ti va un cioccolatino?" e non aveva affatto una bella cera..
Il giorno dopo, avendo ancora troppe cose di cui chiaccherare, ci siamo staccate dal gruppo optando per il venrdi' da comari: passeggiata fino al souq, passando dal villaggetto, alla ricerca di curiosita' locali.
In un anfratto del souq ho finalmente trovato il tappeto che cercavo e, dopo una buffa contrattazione, mi sono portata a casa un tappeto tradizionale del Jabal Shams. Negozietto interessante, ci tornero'.
Tra chiacchere e giretti curiosi, la giornata e' volata e mi sono incamminata verso la capitale.
170 Km, di cui una trentina in coda per il solito army check point. Un viaggio che in Italia mi avrebbe fatto una fatica incredibile...
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