lunedì 12 ottobre 2009

Absconding... (o anche: motivazioni del mio silenzio)

Non ho piu’ postato niente ma ho avuto delle giornate veramente piene.
Gia’ il fine settimana della festa all'ODC era stato notevolmente faticoso, se ci aggiungiamo poi che il venerdi’ l'avevo passato in tre piscine differenti (Muscat Holiday per il consueto allenamento, a seguire da Eternally Distracted (nuova conoscenza scoperta grazie ad Ale) x oziare un po’, ed infine a quella del Crown per l’aperitivo)… cose di cui, qui, non mi stupirei piu’, se non me lo facessero notare.


Sabato scorso era arrivato il capo, portando doni, tra l’altro, e la sera me ne ero andata a mangiarmi dentice e gamberoni alla brace con i Ferraristi venuti a Muscat da Dubai per vendere un paio di autovetture ad un ministro del Baharein. Il quale sicuramente si sara' gia adoperato per distruggerlo alla prima roundabout.
I Ferraristi, tra cui c’e’ un compaesano ritrovato quest’ estate dopo anni di mia latitanza dalla citta’ Labronica in Capraia, mi avevano pure invitato alla cena di rappresentanza col Bahareino. Purtroppo ho dovuto dissertare l’interessante evento a causa dei 1000 impegni, piu’ l’arrivo del giovane collega coincidente proprio con la serata, spedito da casa base a supportarmi per un tempo non chiaro.

E' seguita una settimana piena di tediosissimi impegni lavorativi, solite varie ed eventuali, da sbrigare tutte in una botta sola, sfruttando al massimo la presenza del boss a Muscat.

Non sono mancati amichevoli tafferugli (in cui io ero piacevolmente spettatrice) e di cui l'Ingegnerino (il collega di supporto, che merita una dozzina di post a se') ha pagato piu' o meno le conseguenze. Pur non avendo alcuna colpa.

Cosi' facendo, la settimana e' volata. Il capo, ripartito, ed io ho portato giovedi' pomeriggio l'Ingegnerino in spiaggia 'al ghetto' a rilassarsi un po' dopo i turbinosi eventi della settimana.
Il povero 'picciotto', infatti, mai uscito dal tragitto Cinisi - Palermo, ha ricevuto subito il 'benvenuto all' estero', grazie ad Aereoporto di Roma S.p.A. che gli ha trattenuto la valigia per una settimana.
Giocoforza, ha dovuto arrangiarsi e comprarsi qualcosa per rivestirsi.
Solitamente e' consigliabile, per chi viene per la prima volta nel Middle East, di aspettare un po' di tempo ed ambientarsi, prima di entrare da LuLu. Ma il malcapitato aveva da spendere velocemente copiosi Riali in cose totalmente inutili e che a condizioni normali non si sarebbe mai comprato, purche' di prima necessita' (vedere anche Carta dei Diritti del Viaggiatore, al punto Smarrimento Bagaglio), cosi' ho pensato che LuLu avrebbe fatto al caso suo.

Venerdi' poi, nonostante le raccomandazioni del capo, me lo sono portato in barca alle Daymanyiat perche' facesse un po' di snorkling e vesse un po' di pesciolini.
Ora... io non capisco perche' tutti si raccomandano sempre, se mi porto qualcuno in una delle mie numerose attivita', che lo riporti a casa sano e salvo. Fatto sta che forse stavolta il capo aveva ragione.
Ad un certo punto pare che l'Ingegnerino abbia visto uno squalo enorme e che abbia nuotato a velocita' della luce verso la barca al grido di "Aiuto, uno squalo!". Noi eravamo sotto, io personalmente stavo facendo i grattini ad una murena, e non abbiamo visto nulla. Solo Maura e Capitan Salem hanno potuto godere della scena.

Altra scenetta che pare mi sia persa (e che mi e' stata raccontata solo stasera) e' il recupero di un' ancora di notevoli dimensioni tutta arrugginita, che giaceva sul fondo dell' acquarium da mesi e che nessuno mai si cagava. Pare che l'Ingegnerino sia quasi affogato, ma che l'abbia portata a bordo tutto fiero dell' impresa (e anche un po' scocciato del fatto che nessuno abbia mostrato molto entusiasmo).

Sopravvissuto al w-e (anzi, devo dire che l'Ingegnerino non pare scoraggiarsi, di fibra forte, mi dicono da Palermo), il collega mi ha supportato in questa settimana senza il capo e piena meeting.
Il piu' esilarante e' stato quello dai Quantity Surveyor, un simpaticissimo Team di scozzesi (anche qui vi faro' un post...)... insomma, il collega non brilla per la conoscenza delle lingue anglofone, cosi' ho deciso di non perdere occasione per trascinarlo in serate "full of Expats".
Lui non demorde e sta reggendo benissimo le dure prove a cui io e la brillante Avvocatessa lo sottoponiamo. Al punto che ogni tanto, tutto sconsolato, mi confessa che non vuole tornare in patria (e chi lo vuole, dopo aver vissuto un po' qui?), tanto che io temo la ramanzina del capo per non averlo fatto soffrire come si deve. Beh, ieri ci ho provato e gli ho fatto saltare il pranzo. Ma non ha fatto una piega.

Comunque, tornando ai miei impegni e alle varie di questa settimana... tra le novita', Corso di Guida nel deserto.
Ieri sera abbiamo avuto la teoria, dove abbiamo imparato almeno una ventina di modi diversi per morire nel deserto, giovedi' e venerdi' avremo la pratica: attraversamento delle Waheiba Sands. Con tanto di pernottamento.
Con mio grande stupore ho scoperto che una delle maggiori insidie delle Waheiba sono gli 'aggressive beduins', pare abbiano istituito anche un call centre (un po' come le info sul traffico autostradale di Info Radio), che da informazioni sulla presenza di beduini aggressivi e sulle procedure da tenere.
Preoccupatevi seriamente se sabato prossimo non avete mie notizie. Preoccupatevi piu' che altro del fatto che, conoscendomi, c'e' la seria possibilita' che mi sia innamorata follemente di un beduino e che abbia deciso di trasferirmi in un oasi in mezzo al nulla con la mia dolce meta' nullatenente e nullafacente, dopo averlo messa in riga a dovere.

In questi giorni, piu’ o meno scherzosamente, sono stata accusata di ‘ciabattamento*’ da qualcuno di voi compatrioti. Dal termine, avete capito chi. Quindi non ritengo necessarie altre spiegazioni.
Ora, a parte che …da qual pulpito!!, poi capite anche voi che con la mia durissima ed impegnatissima vita, tra lavoro, vita sociale e studi antropologici, non mi resta purtroppo il tempo per questo genere di cose.

E non ridete, che e’ un serio dramma umano che si consuma nel Sultanato. Abbiate pieta’.

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