giovedì 26 novembre 2009

Rub Al Khali...

Per entrare da Lulu, un Giovedi' di vacanza alla vigilia dell' Eid, ci vuole veramente una forte motivazione. Io stamani ce l'avevo: ultimi acquisti prima della grande spedizione.
Oppure un istinto suicida, dipende dai punti di vista.
Nel pomeriggio ci siamo trovati al PDO per caricare la macchina di Jalood. Ormai tutte le scuse sono buone per fare una capatina li dove noi comuni mortali non possiamo entrare.
Il potente mezzo che ci portera' nel deserto piu' insidioso della penisola arabica, e' un Wrangler. Credo che stanotte non riusciro' a dormire per l'emozione. [No, non per l'emozione della vista del deserto ma al pensiero di tirare il 4 litri benzina su e giu' per le dune].
La mia poderosa bandiera Omanita, che nel frattempo, incastrandola in qualche modo di fronte alla finestra, avevo scoperto funzionare benissimo anche da tenda, e' stata momentaneamente rimossa e sara' issata (sull' apposita asta che serve a rendere visibili le macchine al di la' delle dune), al momento opportuno. Ho reputato piu' che giusto utilizzare tale bandiera, primo,perche' la macchina e' di Jalood, secondo perche' ormai mi sto irrimediabilmente omanizzando su tutti gli aspetti.
Trattandosi pero' del Rub Al Khali, ho cercato comunque di fare le cose con metodo (piu' o meno, via) ed ho colto l'occasione per attuare il mio proposito di organizzare tutto seconde scatole. E, sempre piu' o meno, ci sono riuscita. Salvo per un cestino da pic nick motlo chic, con tanto di baguette che spunta, portato da Jalood. Non ho saputo resistere ed ho insistito affinche' venisse caricato pure lui.Ovviamente il carico che ci portiamo dietro non assomiglia nemmeno vagamente all' organizzato ed ordinato carico del Land Cruiser di Arleen, al momento della partenza per la Wahiba Challenge.
Abbiamo un bagagliaio dalle dimensioni molto piu' ridotte (nonostante la rimozione dei sedili posteriori) e stiamo via il doppio dei giorni. Nonostante cio' il carico non arriva neanche a meta' di quello dell' altra volta. O siamo stati bravissimi, oppure c' e' qualcosa che al momento ci sfugge.Ce ne accorgeremo al momento meno opportuno, di questo ne sono fermamente convinta.
In compenso abbiamo una scorta di 'Jack' sufficiente per aprire e mandare avanti un bar per qualche mese.

lunedì 23 novembre 2009

Tupperware...

Per una qualche ragione, credo legata in qualche modo alla Wahiba Challenge, ad Arleen e alle severe regole di come stivare il carico nel veicolo prima di lanciarsi a rotta di collo giu' per le dune, ho improvvisamente deciso che potrei gestire meglio la mia dissoluta e irregolare vita organizzando tutto in scatole.
Ad esepio: ho un frigo enorme, in cui non c'e' mai praticamente nulla di commestibile, eppure le rare volte volte che faccio qualcosa che assomiglia ad una spesa, faccio fatica a trovare un posto agli oggetti. Ho pensato che riponendo tutto in pratici tupperware potrei in qualche modo arginare il disordine. Lo stesso dicasi per biscotti, zucchero spezie e non solo.
Roba per il campeggio o attrezzini ed utensili vari. Che faccio sempre una fatica incredibile a ritrovare.
Cosi', da quando sono tornata dalla Wahiba Challenge, non faccio altro che comprare Tupperware, di ogni forma e dimensione. Ovviamente il risultato e' che, dopo averli accuratamente lavati, rendendoli pronti per l'utilizzo, i tupperware si accumulano dentro un armadietto della cucina, mentre tutto il resto rimane nel caos piu' assoluto.
Oggi, oltre ad una serie di contenitori, ho fatto un altro acquistone: la doccia da campeggio.
Il problema l' ha sollevato Jalood, facendomi notare che stavolta i giorni di campeggio sarebbero stati 4... per la serie "arrangiati bimba perche' se puzzi ti baratto col primo beduino che passa..."
Ho anche comprato una fantastica felpa di Pile "grigio-blu", da uomo, taglia S... mi sta 5 volte e mi arriva ai piedi. Ma le alternative sarebbero state affrontare le rigide temperature notturne in cannottiera oppure tentare di combattere il freddo indossando la mia bellissima muta da sub 5mm.

domenica 22 novembre 2009

Ruzzini (parte seconda)...

Alex (uno dei Guru, il cui figlio di 5anni o poco piu' guida il Land Cruiser meglio di un beduino) mi ha mandato il file che LUI ha caricato sul suo GPS...
Inutile dire che il mio, a confronto di questo, aveva ben poche probabilita' di farci giungere a destinazione. Io avevo quello per cosi' dire 'Basic'...
E' un peccato che non riesca a mostrarvi il tripudio di bandierine (anche dette waypoints) che si e' materializzato sullo schermino del GPS. Perfino il check point militare di confine e' segnalato. Ovviamente al posto della bandierina c'e' un carrarmatino.

Mi si e' aperto un mondo. Il programma per caricare punti, strade, tragitti, itinerari, e quanto di possibile si possa immaginare ha tutta una serie (infinita ed indefinita) di possibili simboletti. Ed io ho definitivamente scoperto un ulteriore ruzzino su cui spengermi nelle serate casalinghe*...

*Ho ancora una dignita' e preferisco definirle cosi'. Alex nella mail le ha definite 'lonely evenings'... Alex che fai prendi x c...??

sabato 21 novembre 2009

Ruzzini...


Ruzzino della serata: inserire il complicato tracciato che vedete nella foto nell' affarino con lo schermino con la freccina da seguire (del cui uso vi ho gia' parlato) anche detto GPS.

Il complicato tracciato e' anche l'itinerario del prossimo campeggio in zone assolutamente desertiche. Se per caso vengo arrestata dalla polizia militare dell' Arabia Saudita, perche' vagando per le dune ho clandestinamente varcato il confine, sapete qual'e' il punto il cui qualcosa e' andato storto...

venerdì 20 novembre 2009

Ho comprato un tappeto...

Ho passato un tranquillo week end di gossip e girls' talking a Nizwa. Sono andata a trovare Chiara e la missione di Pisa che scava a Salut. Partenza giovedi' con molta calma, dopo la classica tappa da Costa (si fa sempre una tappa da Costa o Starbuks, prima di lasciare la civilta' per piu' di 12 ore, non chiedemi perche'), arrivo nel primo pomeriggio, tuffo in piscina, relax al sole, giro al souq, birretta serale al Falaj Dahariz.

Carl ci ha intrattenuto col suo umorismo inglese, Mohamed ha provato a fare del suo, con ottimi risultati devo dire, raccontandoci barzellette che non facevano ridere e dicendo parole random, chiedendone subito dopo il significato a Chiara, seduta a fianco a lui.
Mohamed e' stato in piu' riprese il genio assoluto della serata anche perche', pur non toccando alchool, sembrava piu' ubriaco di alcuni di noi che erano gia' li da un paio d'ore.
Inoltre e' anche l'unico omanita che conosca che non ha paura a parlare di Jiny... e quindi e' stato bersagliato di domande rigurdanti Jiny, Zombie e Streghe di Bahla (vedere qui). La nostra conversazione e' stata seguita da un disdasha del posto seduto al tavolo accanto al nostro: ogni tanto Mohamed lo interpellava anche per chiedergli spiegazioni che venivamo date a mezza bocca e con facce di totale disapprovazione.

Abbiamo terminato la serata con ottima Sheisha alla doppia mela, al ristorantino poco distante. Cinque donne e Mohamed, che e' stato guardato dai presenti (tutte disdashe) con rispetto, ammirazione e curiosita'.
Gli altri due maschietti della missione hanno preferito restare per un altro paio di birrette. Molto piu' tardi, mentre io e Chiara continuavamo a gossippare magiando after eights in camera, abbiamo intravisto Michele che si trascinava in bagno reggendosi al corridoio.
Ci ha biascicato dalla porta qualcosa tipo "...No, ma sono tranquillo" quando la domanda era stata "Ti va un cioccolatino?" e non aveva affatto una bella cera..

Il giorno dopo, avendo ancora troppe cose di cui chiaccherare, ci siamo staccate dal gruppo optando per il venrdi' da comari: passeggiata fino al souq, passando dal villaggetto, alla ricerca di curiosita' locali.

In un anfratto del souq ho finalmente trovato il tappeto che cercavo e, dopo una buffa contrattazione, mi sono portata a casa un tappeto tradizionale del Jabal Shams. Negozietto interessante, ci tornero'.
Tra chiacchere e giretti curiosi, la giornata e' volata e mi sono incamminata verso la capitale.
170 Km, di cui una trentina in coda per il solito army check point. Un viaggio che in Italia mi avrebbe fatto una fatica incredibile...

mercoledì 18 novembre 2009

Visa run...

Questa e' curiosa...
Sapete tutti ormai i miei piccoli grandi problemi da semi-illegale espatriata in Oman (certo che lo sapete, anche tutto il consiglio di amministrazione del PDO lo sa), sapete anche a chi devo tutto questo... (Grazie Surprisse!)
Per chi non e' del posto spiego brevemente il concetto del visa run.
Si entra con visto turistico all' aereoporto (siamo bianchi, siamo europei, ce lo fanno immediatamente), visto che dura un mese. Dopo un mese, si puo' rinnovare per un altro mese. Poi occorre uscire dal paese. Ecco il Visa Run. Si va a Dubai, o in un qualsiasi altro posto oltre il confine e si rientra. E cosi' via.
Ora, se il visto scade mettiamo il 19 gennaio, il 18 va rinnovato e la ROP lo convalida fino al 17 febbraio. Cioe' il visto e' valido un mese meno un giorno.
Avevo fatto tutti i calcoli, ma questa volta il visto mi sarebbe scaduto comunque 2 giorni prima della partenza per l'Italia. Che noia. Per soli due giorni, il Visa Run.
E invece no! Perche il genio che ha convalidato il mio visto oggi ha sbagliato e me l'ha fatto per due giorni in piu'! Posso partire tranquillamente il 20, senza che mi facciano storie o pagare tasse.

Peccato pero' perche', ora che ci penso, potevo sfruttare la cosa per uno schrzo all' aeroporto all' Ospite che verra' a breve e che ripartira' il 20. L' Ospite non parla Inglese ed e' molto diffidente nei confronti dei turbantati... potevo approfittarne per simulare un arresto vero con tanto di grida; "Allerta la Farnesinaaaa..." ... oddio, vista l'eta' dell'Ospite forse e' meglio evitare scherzi del genere...

Wahiba Challenge...

Grande evento, week end faticoso, party fighissimo e divertentissimo, avvenimento eccezionale. Quattro sinonimi della Whaiba Challenge, la famosa gara nel deserto o anche argomento con cui vi sto sfracellando le scatole da settimane.

Considerate che la cosa mi ha preso a tal punto che mi sono addirittura cimentata in cucina (e ci sono le prove fotografiche) e con ottimi risultati (ci sono i testimoni, anche se dopo aver assaggiato il dolce erano completamente ubriachi data la quantita' di alchool che ci avevo messo, ma tutti si ricordano 'che era buono')... Non solo. Ho stupito addirittura me stessa CUCENDO (e dico CUCENDO, cioe' quella cosa che si fa con ago e filo veri) da me, lo stemmino delle Divas sul cappello. Se mia mamma vede le foto, prima si commuove, poi va a Montenero a portare un cero.

Non mi dilungo sul mercoledi' che Alessandra e' stata molto efficace * e vi parlo essenzialmente della gara. Anche in questo caso Alessandra ha redatto un precisissimo resoconto... l'avvocatessa... io non ho, e non ho mai avuto, il dono della sintesi. Spero comunque di rispondere a tutte le domande che mi ponete di solito.


1)Ma in cosa consiste la gara e come ti sei piazzata?
Non esiste un ordine, o meglio c'e', ma non e' cosi' importante. Sostanzialmente la cosa importante e' raggiungere il campo. Perche' non e' assolutamente detto.

Al via ti danno dei numerini tipo 40Qetcetc e 244equalcosa, dette anche coordinate GPS, tu li immetti in attrezzino, detto anche GPS, e magicamente sullo schermo ti compare una freccina. Tu devi andare nella direzione che ti dice la freccina.

Ovviamente non e' sempre possibile tirare dritto. E' importante quello che si dice 'scouting' e leggere le dune. Devi cioe' trovare il percorso piu' agile per evitare insabbiamenti, bumfer tumper (o bumper tanfer o tunfer bumper) [ho dei problemi con questo termine, al campo mi hanno detto che ho intrattenuto tutti gli organizzatori, che beccavano le nostre frequenze, con le mie comunicazioni radio alle altre auto... ho un futuro a HiFm], ecc. Insomma sostanzialmente per evitare di ridurre la macchina come l'abbiamo ridotta un mese fa...

Percorri cosi' facendo un tot km. Arriva al punto che soddisfa i numerini dentro al GPS, anche detto check point. A questo punto ti vengono dati altri numerini, molto simili ai precedenti, da inserire nuovamente. E cosi' via: un paio di check point e alla fine il CAMPO.


2)Domanda di mia madre, la mia preferita: Siete riuscite a rimanere vicine o vi siete disperse e ritrovate alla fine?
Si procede in fila indiana, c'e' la macchina che guida e sceglie il percorso, le altre seguono. La macchina che guida ha sempre tre persone a bordo. Tra le macchine si comunica via radio (si dice solo lo stratto necessario... a meno che non prenda in mano la radio io, allora e' un altro discorso). Macchina numero uno comunica eventuali ostacoli o punti piu' difficoltosi, o suggerisce di seguire un percorso diverso.
Tutto e' stato studiato nei minimi particolari e STRATEGICAMENTE deciso prima. Le DIVAS non sono dilettanti. Secondo me ci hanno reclutato solo per sdrammatizzare un po' il tutto...
Comunque si cerca di rimanere in gruppo, non ci si perde mai di vista e per nulla al mondo si puo' adottare la tattica: mi avvio ci si vede dopo, ciao.
I motivi sono ovvi, ma evidentemente non abbastanza...
Primo perche se un' auto si insabbia, almeno le altre possono tirarla fuori.
Secondo perche' se succede qualcosa si puo' sempre avvertire il contatto a Muscat con il telefono satellitare di cui dispone il team. A proposito, viene richiesto un contatto di una persona da avvertire a Muscat... dopo lungo rimuginare ho deciso di dare pure io il contatto del Cinico Collega di Alessandra. Sinceramente quando mi hanno chiesto quel numero e mi sono trovata a non saper chi dire (a parte la lunga lista di Omaniti dell' ufficio di Al Rawas, ma non mi pareva il caso, o il professore filosofo) mi sono sentita un po' piccola e sola....

3)E' pericoloso?
No. Sicuramente e' piu' pericolosa la strada di Qurayatt o una cena all Hadramawt a Salalah.
Comunque ci sono potenziali situazioni non piacevoli che possono prospettarsi...
Riporto un dialogo tra Alessandra e Arleen:
Alessandra: "Perche' abbiamo un' enorme ascia sotto il sedile passeggero?"
Arleen (come se dicesse la cosa piu' naturale del mondo): "Perche' se ci ribaltiamo tiriamo giu' i finestrini e usiamo l'ascia per liberarci dalle lamiere". ....

4)Ma se ti insabbi come fai?
Se ti insabbi inizia il bello... raspi, scavi, spali, smoccoli, prendi delle cose piatte, allungate e zigrinate pesantissime, le piazzi sotto le ruote nella direzione in cui intendi disinzabbiarti, dai un paio di calci per assicurarti che ci sia grip, urli al guidatore di andare... molto spesso non funziona.

Ogni tanto semplicemente, un'altra macchina traina fuori dalla soffice sabbia la macchina malcapitata. Sono diventata abilissima ad agganciare cime di traino in tempi record.

Ogni tanto pero' la sabbia e' troppo soffice o il punto troppo rischioso e per evitare che anche un'altra si insabbi irrimediabilmente si adotta la tattica del rock'n'roll, dopo aver raspato, scavato, bestammiato e posizionato le sandboard, le tavole zigrinate di cui sopra.

Ah, e' la tecnica mia preferita... ci si attacca al portapacchi del landcruiser, con i piedi sulla pedana per salire, e si inizia a scuotere, tutte a ritmo, finche' la macchina va in risonanza ed inizia ad ondeggiare paurosamente. A quel punto chi e' alla guida deve solo trattenere i conati di vomito da mal di mare conseguenti allo scekeramento (questo punto e' fondamentale per la riuscita del tutto) e dare gas. Le ruote ritrovano il giusto grip sulle sandboard e la macchina inizia a muoversi... ad un certo istante bisognerebbe ricordarsi anche di saltare giu' dalla pedana, ma i metri fatti alla Yattaman attaccati alla macchina sono fantastici!

5)Quanta gente c'e'?

Tanta, nonostante gli organizzatori cerchino di fare selezione... e qui ancora mi chiedo: ma noi che ci facevamo?? Ed erano pure contenti di averci nella gara!

6)Ma una volta che sei arrivata cosa fai?

Bevi, bevi, bevi e festeggi. Baci, abbracci, euforia, brindisi... E prepari il campo (tenda o giaciglio, nel mio caso) per la notte, prima di essere completamente ubriaco ed incapace di fare qualsiasi cosa.
Non sono mancate le attivita' ludico-sportive:
Partita a pallavvolo e surf sulle dune con una sorta di slittino di plastica (usa in Canada per scendere dalle colline quando nevica)... ti ci sdrai e vieni giu'... dopo hai sabbia ovunque, ma e' divertente.
Dopo le attivita' ricreative, tanto per stimolare l'appetito, ceni (ancora prima degli orari standard Inglesi) e vai alle varie feste che i vari team hanno organizzato.
I rugbisti del PDO sono famosi perche' montano addirittura un Bar. La loro festa infatti era la piu' bella di tutte... Abbiamo continuato a festeggiare fino ad un' ora che a me sembrava tardissima, improponibile... e invece erano tipo le 10 (se ci siamo arrivate) e poi il capitano ha sentenziato:
"E' ora che le Divas si ritirino.." e, tra la delusione generale, siamo andate a letto.

Il giorno dopo e' sostanzialmente simile, fino al punto finale. Uscite dal deserto, abbiamo guidato fino a Muscat, tempo di una doccia e via, al PDO, per il trazionale barbecue di fine Wahiba Challenge.
...e gia' si iniziano a fare strategie per la WC2010...


*NON CI CREDO!!! CE L' HO FATTA DA SOLA A METTERE IL LINK!!!!!! FIGO!

Post veloce...

E' ancora in cantiere il post sulle Wahiba Challenge ed io gia' preparo una prossima gita nel deserto.
Sempre piu' lunga, sempre piu' difficile.... IL RUB AL KHALI!! Un deserto vero!! Di quelli che se sbagli a seguire la freccina del GPS ti ritrovi in Arabia Saudita che e' un attimo!!
Giro di mail, programmi, liste equipaggiamenti, mi informo su chi viene e chi no... in poche parole cerco passaggio in macchina. A mia insaputa qualcun' altro gia' si sta preoccupando di questo. E non solo di questo.
Mi chiama Jalood poco fa' (alla fine, visto che viene ed e' da solo, decido di sfruttare il passaggio), perplesso mi dice:
"Mi ha appena chiamato Alex (l'Organizzatore di questa e tutte le precedenti avventure nonche' Chairman della WC), e mi ha detto di accertarmi che tu porti un documento di identita' valido..."
Silenzio, segue grassa risata mia e lui, sempre perplesso:
"Ma anche Alex sa del discorso visto e del fatto che tendi a spacciare la tessera del servizio sanitario Italiano come Carta di Identita'? "
Ho promesso che portero' il Passaporto... ma mi sono raccomandata che me lo ricordi...
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Altra cosa, oggi e' National Day (BUON COMPLEANNO QABOOS! Ti prego, dichiara guerra all' Italia e fa si che diventiamo colonia Omanita... colpo di stato e mandiamo via B... ok, ok, avevo giurato niente politica... ma deh'...)
Riprovo... Oggi e' il National Day, il Compleanno di Sua Maesta' Qaboos bin Said bin Taimur Al Said, Sultano dell' Oman [come mi piace dirlo tutto!!], in vena patriottica l'altro giorno ho comprato una bandiera. Non ho fatto caso alle dimensioni: ero al Sultan Centre, mi e' venuto in mente che non possiedo neanche una bandiera Omanita (beh, per la verita' non possiedo neanche una bandiera Italiana...) ed ho comprato un pacchettino a caso.
Quando ho aperto il pacchettino ne e' uscita una bandiera piu' grossa di quelle che hanno posizionato sulla Sultan Qaboos Highway.
L'ho messa alla finestra ma c'e' poco vento e non rende peccato.. anche perche' ci vorrebbe un tifone per farla sventolare come si deve, tanto e' grande... Il mio palazzo adesso puo' essere tranquillamente confuso con un edificio ministeriale.
Mi sento molto fiera di tutto cio'...

mercoledì 11 novembre 2009

Pre Waihiba Challenge ed ultime notizie...

Dal mio silenzio stampa avrete capito che ho avuto una discrtea settimanetta impegnata.
E' la cosi' detta Tender Submission (ho notato ieri con Alessandra che non mi viene piu' in mente tanto agilmente il termine Italiano di Submission, preferisco usare il termine inglese). La cosa mi ha visto impegnata in ufficio fino alle 1. di notte ripetute volte, mentre l'ultima notte l'ho impiegata tutta a chiudere i pacchi. Alle 7 della mattina seguente, digiuna da 24 ore, ero in uno stato speventevole. Ho provato a chiamare vari amici omaniti che lavorano in uffici governativi (entrano alle 7.30) per farmi portare la colazione (gli omaniti non direbbero mai di no ad una richiesta del genere), visto che cosi' conciata mi vergognavo ad entrare da Starbucks, ma dormivano ancora tutti.
Comunque e' andata. E finalmente mi sono potuta concentrare sulle faccende della Wahiba Challenge.
Ieri sera siamo andate a caricare la macchina di Arlene, per avere gia' tutto pronto oggi alle una.
Arleen, che in passato si e' attraversata il borneo da sola in macchina col cane, tanto per occupare il tempo in cui Mr Edward (il marito, che sembra veramente un Lord Inglese dal film 'Casa Edward') lavorava, HA UNA 'STANZA DEL CAMPEGGIO'. Si, cari miei, oltre ad avere una casa fighissima, ha una stanza intera dedicata all' attrezzature da campeggio. Tende di ogni dimensione, sacco a pelo per ogni temperatura, gadgets ed attrezzi di ogni tipo, coolbox che mantengono birre gelate per settimane. Il tutto ordinatamente organizzato in uno stanzino che non ha nulla da invidiare al reparto Camping di Decathlon. Io che gia' mi sentivo fiera di avere una 'sacca del campeggio'...
Caricata la macchina, a casa di Alessandra a cucinare per 'il catering' di stasera fierissima di aver fatto la mia parte pure io dando prova di una maestria senza uguali, mentre Michele, il vicino, ci intratteneva con vari aneddoti delle sue serate nei locali di Muscat.
Ora sto facendo il conto allla rovescia delle ore... stasera campeggieremo in un posto sperduto alle porte delle Wahiba e domani... GO DIVAS!

giovedì 5 novembre 2009

Divas Meeting...

Breve update sulla mia settimana.

A parte le nottate in ufficio, varie ed eventuali che adesso mi sfuggono, tra cui un tale di un ministero del Dhofar conosciuto per caso tramite il Soru due anni fa e piu' rivisto da allora, che vuole assolutamente sviluppare un business di cui avevamo parlato (piu' per dire due c@%%@te che altro), ieri c'e' stato il meeting con le Divas.
Copio e incollo gli ordini del giorno del Meeting, che la nostra capitana ha diligentemente inviato:

Meeting Minutes - November 4, 2009
1) Who's with who?
2) Equipment per car
3) Challenge Strategy
4) Finances
5) Diva Fashion
6 AOB -Any Other Business


Nei giorni precedenti avevamo anche ricevuto un dettagliatissiomo file excell con la lista degli equipment da avere, come team, per macchina e per persona. Credo che riutilizzero' alcuni degli elementi della lista per la letterina a babbo natale (tipo Compressore, Sand Board, e altri tools).



Altra cosa bellissima di questo meeting e' che si e' svolto nell' impenetrabile Sailing Club del PDORC (circolo ricreativo del PDO), impenetrabile ovviamente ai comuni mortali estranei alla comunita' dei Petrolai.

Alessandra mi ha fatto notare la 'mia scalata sociale' di questi ultimi tempi, cioe' tutta la seri e di circostanze assurde e fortuite che mi ha portato a pianificare una gara in un deserto gustandomi una doppio malto sulle note dei Dire Straits e dei Beatles (hanno pure la band figa al PDO...), assieme ad una sorta di Desperate Housewifes/Charlie's Angels...

Finito il meeting ci siamo trattenute con le altre Divas, che ci hanno presentate ad altri personaggi li presenti. Questi hanno tutti esclamato "Oh, you must be the famous Italians!".... uh??
Ora, non so e non voglio sapere cosa era circolato nei vari scambi di mail e quali siano state le voci di corridoio delle passate settimane, ma la cosa di essere sempre appellata come una delle Famose Italiane mi turba un po'. Tengo a precisare che, qualsiasi sia la ragione, io non c' entro. Sicuramente e' colpa di Ale.



Ora vado, che domani mattina ho un invito in barca (detto cosi' mi piace un sacco...), ma prima volevo allenarmi un pochino.

domenica 1 novembre 2009

A volte puo' capitare...

So che non si ride delle disgrazie altrui... ma siccome ci sta ridendo da giorni lui stesso... mi sento autorizzata a condividere questa annosa vicenda capitata recentemente ad un amico e collega, R.M. di una societa' 'avversaria'.... cosi' avversaria che e' anche colui che ci ha procurato il Land Cruiser per i nostri sollazzi Wahibiani... comunque...
Il caro 'competitor' mi scrive per mail che sta avendo una settimana allucinante.
Dopo mille peripezie e ricerche, era finalmente riuscito ad ottenere il visto per un tizio che doveva seguire tale lavoro, in tale zona, per tale Cliente.
Tutti soddisfatti, Cliente contento. Sospiro di sollievo.
Finche' il tale in questione non decide di passare un week end nella vicina citta' della perdizione. Fino a qui tutto a posto.
Non fosse che il cretino era 'fuggito' in passato dallo stato confinante per non pagare ingenti debiti contratti.

Appena varcata la frontiera, l'hanno arrestato. A breve il processo.
La famiglia ha chiesto aiuto al mio amico, che e' decisamente troppo buono ed ha decisamente troppo bisogno di soddisfare il Cliente, che quindi andicipera' la somma dovuta.
La famiglia ha assicurato che paghera'... con assegni post datati. Lo stesso motivo per cui il tizio e' stato arrestato!

Fortuna che, oltre ad essere tanto buono, il mio amico ha anche spirito dell' umorismo. E ci sta ridendo pure lui!